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al testo di Fernando Massimiliano Andreoni
Perdersi
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Perdersi E mi perdo i sensi, e le parole che sfiorano il tuo corpo, ed ogni cosa non ha più consistenza, ma luminosa, risplende intorno a noi. Ed ogni poro si apre sulla pelle e si riposa, cullato dalle onde dei tuoi sussulti, mischiati insieme ai miei. E tu ti apri, conchiglia rosa e argento e, profumata, mi accogli senza freni e sai di mare che immerge ogni tormento, arresa e armata, mi assali e ti abbandoni. È notte, il tempo non ha tempo e le pupille si perdono per sempre sul tuo profilo, di labbra, mani e fianchi, mentre nell’aria c’è solo il tuo respiro e una certezza, di quanto i nostri cuori, così roventi, si fondono all’unisono, danzando, senza sosta e senza veli. In terra, mare e cielo la loro eco inonda l’universo e attende lieve soltanto di tornare in un abbraccio, un nido, un letto caldo, per riposare e perdersi di nuovo, dentro di te.
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Arcangelo Galante
- 20/03/2020 09:46:00
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Leggendo con attenzione l’opera, si percepisce un’istintiva sensazione, tra il sentimento e la passione, che, di getto, vengono espresse nella pubblicazione. Se il desiderio chiama, non si può rimanere indifferenti alla sua voce ammaliante ed è giusto seguire lolezzo del piacere, fino in fondo, giacché rientra e fa parte degli umani bisogni. Versi vibranti e suadenti, vergati con mano sapiente, dal poeta, capaci di far vedere tutto, senza mostrare niente, al lettore, il quale, può solamente lasciarsi andare alla fantasia, scaturita dalla lettura del testo. M’auguro d’aver interpretato correttamente il messaggio, inteso trasmettere dallo scrivente.
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